Circa un anno fa venne ideato il Tour Gallery, come disse bene Viola Invernizzi: - Il proposito del Torino Tour Gallery consiste nella volontà di condurre il pubblico a contatto diretto con le creazioni artistiche, offrendo ai partecipanti alcune nozioni su ciò che vedranno, in modo da rendere maggiormente comprensibile il panorama artistico che ci circonda.- il 12 ottobre si riprende! Se volete prenotarvi telefonateci (3381426301) o scriveteci via mail galleriamoitr@gmail.com
lunedì 30 settembre 2013
sabato 28 settembre 2013
Velan art center per il Torino Tour Gallery
Gli artisti proposti sono:
Paola Angelini (San Benedetto del Tronto, Ascoli Piceno, 1983) utilizza disegno e pittura come strumenti fluidi di un’indagine interiore dagli interessanti esiti psicoanalitici. I suoi quadri, solitamente di grandi dimensioni, hanno molto spesso come elementi di origine degli animali di piccole dimensioni disposti in primo piano come a stabilire un limen spaziale. Da lì poi la Angelini sviluppa una pittura quasi sempre figurativa, ma con forti proiezioni interiori che, anche grazie ad una accurata scelta del colore, spingono l’osservatore ben aldilà del soggetto dipinto. Sorprende nei quadri della giovane pittrice marchigiana la potenza dell’immagine, ottenuta attraverso l’uso di colori freddi accostati ad altri squillanti, la presenza di ombre profonde e la densità materica del segno.
Sara Enrico (Biella, 1979) della materia pittorica sfrutta le possibilità anche scultoree attraverso una sistematica ricerca delle sue potenzialità sia cromatiche che di trasformazione processuale, forzandone l’uso e testando accostamenti che possano in qualche modo scardinare la funzione specifica per cui un materiale stesso nasce. I lavori dell’artista torinese infatti sono il risultato di una molteplicità di passaggi diretti ed indiretti della materia d’origine su media differenti, da quelli più tradizionali come tela o tessuto a quelli più contemporanei come scanner e computer, aprendosi a relazioni anche con sistemi di riferimento più ampi. Il risultato ottenuto contiene pittura nel proprio DNA, conservandone tuttavia solo minime tracce visive. Da Velan Sara Enrico espone per la prima volta PILLOWS#3 (2012), una scultura in gesso e colore ad olio, e due pezzi della serie STRIPES (2012-2013), in cui la pittura ad olio, modellata in una porzione di tela ripiegata, assume una divertente forma scultoreo-pittorica. La serie PILLOWS - spiega l’artista - si basa sulla possibilità di registrare le pieghe che imprimo alle tele mentre lavoro, in modo da lasciare sulla forma in gesso un’incisione che è il negativo della superficie del dipinto, ovvero la trascrizione tridimensionale dello sguardo che si muove su di esso.
Helena Hladilová (Kroměříž, Repubblica Ceca, 1983) è una attenta osservatrice. Le sue opere solitamente nascono dalla scoperta di dettagli spesso invisibili o perché piccoli e nascosti o perché dimenticati. L’artista prende spunto dalle condizioni ambientali di partenza, per creare lavori che, sollecitando in modo nuovo i sensi, costringono l’osservatore a prendere atto o considerare diversamente qualcosa, a volte semplicemente sostituendo o aggiungendo un elemento. Le opere della Hladilová a mio avviso hanno spesso una venatura tra l’ironico ed il malinconico che all’artista credo derivino dalla sua cultura d’origine. In mostra la Hladilová presenta due nuovi lavori appositamente concepiti. Si tratta – come spiega lei stessa - di quadri spaccati. Il dipinto su di essi segue la forma della spaccatura e verranno installati nello spazio più come sculture che come quadri.
I lavori di Alessandro Roma (Milano, 1977) sono delle affascinanti composizioni piranesiane del nostro tempo. Nella sua pratica artistica Roma utilizza il collage come tecnica privilegiata, ma realizza anche bassorilievi e sculture in terracotta di grandi dimensioni. Nel caso dei collage, si tratta di trompe l’oeil in cui la superficie, che ad una certa distanza appare uniforme, ad una osservazione più attenta si rivela essere una texture di forme differenti, le cui fonti iconografiche originarie, come alberi, piante e rocce, risultano intuibili, ma non immediatamente riconoscibili. Pur prendendo spunto dalla pittura tradizionale, Alessandro Roma ha creato un personale e raffinatissimo linguaggio in cui la pittura ad olio, mescolata a spray, smalto e grafite è capace di trasformare elementi tratti da paesaggi esterni in una esperienza visiva che tesse le fila della memoria (vissuta e immaginata) di chi guarda. In mostra Alessandro Roma presenta una scultura ed un collage di piccole dimensioni. Si tratta di Mandragola (2012), una terracotta dipinta il cui nome evoca la piccola pianta di machiavelliana memoria e Bozzetto-scultura (Mandragola), un collage su carta del 2011. Ogni piccolo collage – precisa l’artista - è di riferimento ad una scultura. L’artista ha infatti realizzato un micro archivio botanico di sculture in terracotta, ciascuna delle quali è accompagnata da un bozzetto 40 x 30 cm.
Namsal Siedlecki (Greenfield, USA, 1986) dopo l’imprinting dell’Accademia di Carrara, ha iniziato a mettere radicalmente in discussione il concetto tradizionale di scultura con una serie di lavori installativi i cui pochi elementi di base venivano accostati e riletti attraverso i concetti di origine e di tempo. Nei lavori più recenti l’artista si mostra sempre più interessato alla possibilità di un recupero dell’identità originaria della materia, che è fisica e poetica insieme. Il nuovo progetto che sto portando avanti- dichiara Siedlecki - nasce dal desiderio di recuperare il rame all’interno di vecchi televisori a tubo catodico. Ogni televisore racchiude circa, 2 kg di rame, il rifiuto si rivela così miniera da cui estrarre il minerale. Attraverso una reazione esotermica, dal rame si ottiene l'ossido, noto come il “verde rame” tipico disinfettante e fungicida usato nella viticoltura. Spruzzando l'ossido ricavato su una tela, il pigmento anziché avere uno scopo estetico svolge una funzione di protezione del supporto tela.
venerdì 27 settembre 2013
Le proposte di Caracol per il 12 ottobre!
Ecco gli artisti nella collettiva della Galleria Caracol
che si potranno vedere il 12 ottobre
COCO CANO
ELIO GARIS
HIROAKI ASAHARA
CLAUDIO DIATTO
GIOVANNI BUOSO
GIACOMO DOGLIO
PIERO ANGONOA
MAURO FISSORE
giovedì 26 settembre 2013
Torino Tour Gallery San Salvario, 12 ottobre 2013!!!
l 12 ottobre si svolgerà in San Salvario un nuovo giro del Torino Tour Gallery
Il proposito del Torino Tour Gallery consiste nella volontà di condurre il pubblico a contatto diretto con le creazioni artistiche, offrendo ai partecipanti alcune nozioni su ciò che vedranno, in modo da rendere maggiormente comprensibile il panorama artistico che ci circonda.
Le tappe previste saranno gallerie d’arte, studi d’artista, monumenti,… e ogni giro terminerà con una degustazione o un aperitivo.
L’iniziativa è rivolta a tutti: a chi è semplicemente curioso, a chi ama l’arte e a chi è intenzionato a scoprire fino in fondo cosa rappresentava in passato e cosa rappresenta oggi l’espressione artistica per l’uomo.
Le tappe previste per il 12 ottobre sono:
- Galleria Oblom
- Teatro Baretti
- Chiesa dei Santi Pietro e Paolo
- Galleria Caracol
- Velan Center
Il Tour terminerà con un aperitivo al Bar Le Rouge.
Il ritrovo sarà davanti alla Galleria Oblom, Via Baretti 28, alle ore 17.
Per partecipare ci si può prenotare, al numero 338 1426301 al numero 3405172587 oppure al numero dell'azienda di Servizi Turistici CulturalWay (culturalway.it) , la quale gestirà il giro in San Salvario, tel: 339.3885984
Il costo del Tour è di 10 euro, 15 euro con aperitivo.
PER INFORMAZIONI:
galleriamoitr@gmail.com
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