lunedì 7 ottobre 2013

Il 12 ottobre alla Oblom Gallery




APPRODARE ALLA DERIVA
di Riccarda Montenero
a cura di Ivan Fassio

Perché non assoggettarsi all’uso di forme condivise? Perché allontanarsi dalle consuetudini della rappresentazione? A richiedercelo è un’analisi approfondita della realtà, che ci porta a considerare il mondo come un insieme di relazioni sottoposte ad una complessa logica del divenire. La conseguente necessità, derivante da questa presa di coscienza, implica un superamento dell’arte come prodotto umano, al fine di ricreare un mutamento espressivo costante, ad immagine della natura stessa. Inevitabile è tendere verso l’adeguamento a una regola sottostante e, al tempo stesso, a un’originaria modalità di produzione delle apparenze. Comprendiamo e produciamo significati nella consapevolezza di essere immersi in un complicato dinamismo, strutturante e modellante, che forgia tutto il vivente in gradazioni e tonalità. Abbandoniamo, allo stesso modo, l’idea di un dualismo incessante tra materia e sostanza, aspetto e contenuto: creatore e garante di soggetti e oggetti, essenze e coscienze. Percepiamo la totalità nell’incommensurabilità di incontri, affetti, sfumature, concatenazioni. Il tempo non rappresenta soltanto una misura:è differenza, variazione, riproduzione dell’uguale. Oltre a estensione, lo spazio è intensità, distanza, unione e separazione.
Il territorio, di conseguenza, non equivale esclusivamente ad ambiente, paesaggio, costruzione, ma soprattutto a vettore: condizione di entrata e uscita incessante, perenne funzione di incanalamento. Le coordinate sono semplicemente rappresentate dai segni di demarcazione prodotti dalle creature. Per il mondo animale, le indicazioni imprescindibili e i confini biologici risultano molto precisi e circoscritti. Gli uomini, operando una grande quantità di segni, tratteggiano lo spazio, senza definire limiti statici. L’artista, declinando il proprio operato secondo infinite possibilità, incide e imprime sempre il territorio con i colori e le forme, con le parole e le immagini: tali segnalazioni costituiscono un flusso che va dall’autore al mondo, e viceversa. In questo caso, l’esistenza si esprime nell’invenzione di segni, i quali, riproducendo i meccanismi della vita, marcano il territorio esplicitamente, ripiegandosi sensibilmente sulla loro stessa finalità: mise en abyme, circolo vizioso, mimetismo tautologico. Gli artisti sarebbero, in questo senso, equiparabili a bestie sovrumane, pachidermi in continuo spostamento, stormi migratori capaci di portare, lasciare oppure depositare un messaggio compiuto in modo inequivocabile e manifesto.
Con l’esposizione “Approdare alla Deriva”, Riccarda Montenero inscena una produzione concreta di significati, in un dislocamento che ne definisce le dinamiche di appropriazione e dispersione. Il tempo si fa macchia illogica, accumulo di informazioni. Lo spazio si compone teatralmente, ridotto a simulazione di un non-luogo rivisitato: limite consunto,valvola di sfogo più che situazione di stallo. L’esausto sfiato della parola incarnata giunge ai sensi di un altrettanto spossato visitatore: il pubblico, con il suo fardello di preclusioni o con il suo carico di speranze. Monconi, uncini, protesi, tronchi di un corpo nomade preparano la zona di una futura permanenza, di una sistemazione stanziale. Questo particolare territorio occupa il tragitto di un’invasione barbarica. Dalla spiaggia di attracco clandestino – infestata da inesorabili presagi mortiferi – ai locali di stoccaggio, la traccia grammaticale delle migrazioni si condensa in ieratiche figure scultoree, in effigi sinuose e misteriose. Allacciata agli avvenimenti testimoniati dalla storia e dall’attualità, la tragedia rilascia un alone universale, distaccato, che evapora, fluttua e, finalmente, condensa. Questi risultati riportano agli esiti archetipici del viaggio: gli ostacoli del percorso, la preghiera, la sublimazione poetica, il passaggio denso del tempo, l’enigma di un orizzonte sconosciuto, l’abbraccio sensuale della conquista, la contaminazione e l’epidemia, le sbarre della prigionia…


lunedì 30 settembre 2013

Un anno fa...


Circa un anno fa venne ideato il Tour Gallery, come disse bene Viola Invernizzi: - Il proposito del Torino Tour Gallery consiste nella volontà di condurre il pubblico a contatto diretto con le creazioni artistiche, offrendo ai partecipanti alcune nozioni su ciò che vedranno, in modo da rendere maggiormente comprensibile il panorama artistico che ci circonda.- il 12 ottobre si riprende! Se volete prenotarvi telefonateci (3381426301) o scriveteci via mail galleriamoitr@gmail.com

sabato 28 settembre 2013

Velan art center per il Torino Tour Gallery


Nel Torino Tour Gallery del 12 ottobre passeremo anche da Velan, che ha appena aperto una bellissima esposizione di pittura.

Gli artisti proposti sono: 

Paola Angelini (San Benedetto del Tronto, Ascoli Piceno, 1983) utilizza disegno e pittura come strumenti fluidi di un’indagine interiore dagli interessanti esiti psicoanalitici. I suoi quadri, solitamente di grandi dimensioni, hanno molto spesso come elementi di origine degli animali di piccole dimensioni disposti in primo piano come a stabilire un limen spaziale. Da lì poi la Angelini sviluppa una pittura quasi sempre figurativa, ma con forti proiezioni interiori che, anche grazie ad una accurata scelta del colore, spingono l’osservatore ben  aldilà del soggetto dipinto. Sorprende nei quadri della giovane pittrice marchigiana la potenza dell’immagine, ottenuta attraverso l’uso di colori freddi accostati ad altri squillanti, la presenza di ombre profonde e la densità materica del segno.
Sara Enrico (Biella, 1979) della materia pittorica sfrutta le possibilità anche scultoree attraverso una sistematica ricerca delle sue potenzialità sia cromatiche che di trasformazione processuale, forzandone l’uso e testando accostamenti che possano in qualche modo scardinare la funzione specifica per cui un materiale stesso nasce. I lavori dell’artista torinese infatti sono il risultato di una molteplicità di passaggi diretti ed indiretti della materia d’origine su media differenti, da quelli più tradizionali come tela o tessuto a quelli più contemporanei come scanner e computer, aprendosi a relazioni anche con sistemi di riferimento più ampi. Il risultato ottenuto contiene pittura nel proprio DNA, conservandone tuttavia solo minime tracce visive. Da Velan Sara Enrico espone per la prima volta PILLOWS#3 (2012), una scultura in gesso e colore ad olio, e due pezzi della serie STRIPES (2012-2013), in cui la pittura ad olio, modellata in una porzione di tela ripiegata, assume una divertente forma scultoreo-pittorica. La serie PILLOWS -  spiega l’artista - si basa sulla possibilità di registrare le pieghe che imprimo alle tele mentre lavoro, in modo da lasciare sulla forma in gesso un’incisione che è il negativo della superficie del dipinto, ovvero la trascrizione tridimensionale dello sguardo che si muove su di esso.
Helena Hladilová (Kroměříž, Repubblica Ceca, 1983) è una attenta osservatrice. Le sue opere solitamente nascono dalla scoperta di dettagli spesso invisibili o perché piccoli e nascosti o perché dimenticati. L’artista prende spunto dalle condizioni ambientali di partenza, per creare lavori che, sollecitando in modo nuovo i sensi, costringono l’osservatore a prendere atto o considerare diversamente qualcosa, a volte semplicemente sostituendo o aggiungendo un elemento.  Le opere della Hladilová a mio avviso hanno spesso una venatura tra l’ironico ed il malinconico che all’artista credo derivino dalla sua cultura d’origine. In mostra la Hladilová presenta due nuovi lavori appositamente concepiti. Si tratta – come spiega lei stessa - di quadri spaccati. Il dipinto su di essi segue la forma della spaccatura e verranno installati nello spazio più come sculture che come quadri.
I lavori di Alessandro Roma (Milano, 1977) sono delle affascinanti composizioni piranesiane del nostro  tempo. Nella sua pratica artistica Roma utilizza il collage come tecnica privilegiata, ma realizza anche bassorilievi e sculture in terracotta di grandi dimensioni.  Nel caso dei collage, si tratta di trompe l’oeil in cui la superficie, che ad una certa distanza appare uniforme, ad una osservazione più attenta si rivela essere una texture di forme differenti, le cui fonti iconografiche originarie, come alberi, piante e rocce, risultano intuibili, ma non immediatamente riconoscibili. Pur prendendo spunto dalla pittura tradizionale, Alessandro Roma ha creato un personale e raffinatissimo  linguaggio in cui la pittura ad olio, mescolata a spray, smalto e grafite è capace di trasformare elementi tratti da paesaggi esterni in una esperienza visiva che tesse le fila della memoria (vissuta e immaginata) di chi guarda. In mostra Alessandro Roma presenta una scultura ed un collage di piccole dimensioni. Si tratta di Mandragola (2012), una terracotta dipinta il cui nome evoca la piccola pianta di machiavelliana memoria e Bozzetto-scultura (Mandragola), un collage su carta del 2011. Ogni piccolo collage – precisa l’artista - è di riferimento ad una scultura. L’artista ha infatti realizzato un micro archivio botanico di sculture in terracotta, ciascuna delle quali è accompagnata da un bozzetto 40 x 30 cm.
Namsal Siedlecki (Greenfield, USA, 1986) dopo l’imprinting dell’Accademia di Carrara, ha iniziato a mettere radicalmente in discussione il concetto tradizionale di scultura con una serie di lavori installativi i cui pochi elementi di base venivano accostati e riletti attraverso i concetti di origine e di tempo. Nei lavori più recenti l’artista si mostra sempre più interessato alla possibilità di un recupero dell’identità originaria della materia, che è fisica e poetica insieme.  Il nuovo progetto che sto portando avanti- dichiara Siedlecki - nasce dal desiderio di recuperare il rame all’interno di vecchi televisori a tubo catodico. Ogni televisore racchiude circa, 2 kg di rame, il rifiuto si rivela così miniera da cui estrarre il minerale. Attraverso una reazione esotermica, dal rame si ottiene l'ossido, noto come il “verde rame” tipico disinfettante e fungicida usato nella viticoltura. Spruzzando l'ossido ricavato su una tela, il pigmento anziché avere uno scopo estetico svolge una funzione di protezione del supporto tela.

venerdì 27 settembre 2013

Le proposte di Caracol per il 12 ottobre!

Ecco gli artisti nella collettiva della Galleria Caracol
che si potranno vedere il 12 ottobre



COCO CANO
ELIO GARIS
HIROAKI ASAHARA
CLAUDIO DIATTO
GIOVANNI BUOSO
GIACOMO DOGLIO
PIERO ANGONOA
MAURO FISSORE

giovedì 26 settembre 2013

Torino Tour Gallery San Salvario, 12 ottobre 2013!!!





l 12 ottobre si svolgerà in San Salvario un nuovo giro del Torino Tour Gallery

Il proposito del Torino Tour Gallery consiste nella volontà di condurre il pubblico a contatto diretto con le creazioni artistiche, offrendo ai partecipanti alcune nozioni su ciò che vedranno, in modo da rendere maggiormente comprensibile il panorama artistico che ci circonda.

Le tappe previste saranno gallerie d’arte, studi d’artista, monumenti,… e ogni giro terminerà con una degustazione o un aperitivo.

L’iniziativa è rivolta a tutti: a chi è semplicemente curioso, a chi ama l’arte e a chi è intenzionato a scoprire fino in fondo cosa rappresentava in passato e cosa rappresenta oggi l’espressione artistica per l’uomo.

Le tappe previste per il 12 ottobre sono:

- Galleria Oblom
- Teatro Baretti
- Chiesa dei Santi Pietro e Paolo
- Galleria Caracol
- Velan Center


Il Tour terminerà con un aperitivo al Bar Le Rouge.



Il ritrovo sarà davanti alla Galleria Oblom, Via Baretti 28, alle ore 17.

Per partecipare ci si può prenotare, al numero 338 1426301 al numero 3405172587 oppure al numero dell'azienda di Servizi Turistici CulturalWay (culturalway.it) , la quale gestirà il giro in San Salvario, tel: 339.3885984

Il costo del Tour è di 10 euro, 15 euro con aperitivo.

PER INFORMAZIONI:
galleriamoitr@gmail.com

martedì 4 giugno 2013

Galleria Raffaella de Chrico




Una delle tappe del Torino Tour Gallery dell'8 giugno!


La Galleria Raffaella de Chirico, che ci mostra in esclusiva una nuova e grande esposizione





sabato 1 giugno 2013

Prenotazioni?

Per il Torino Tour Gallery potete prenotarvi tramite email: galleriamoitr@gmail.com oppure contattandoci telefonicamente al numero 3381426301!


venerdì 31 maggio 2013

24 senza testa... da Van Der!



Per il Torino Tour Gallery dell'8 giugno troverete da Van Der l'esposizione "24 senza testa"

Capita a tutti di “aver perso la testa” per qualcuno o qualcosa. Di solito, quando lo si dice, c’è sempre una sfumatura amara che galleggia nell’aria. Come se il raggiungimento dell’obbiettivo per cui si è persa la ragione avesse comunque comportato sacrifici significativi (primo tra tutti proprio quello della testa). È allora nel pieno possesso delle nostre capacità mentali che vi facciamo questa offerta: ai primi 25 che scriveranno alla mail printaboutme@gmail.com specificando nome, cognome, domicilio e mettendo in oggetto “Prevendita 24 senza testa” andrà una copia a 20€ (contro i 30 del prezzo finale di copertina) del nuovo libro di Piri Piri & Lucho prodotto da PAM.

L’unica cosa da “senza testa” che vi chiediamo, è di ordinarlo a scatola chiusa!
Scoprirete di che si tratta e della magia che contiene il 23 maggio all’inaugurazione della mostra di Piri Piri che inaugurerà da Van Der, in via Giulia di Barolo 13 a Torino, oppure, se vivete fuori città, quando arriverà la spedizione.
Tutte le informazioni sulle modalità di pagamento e i costi di spedizione (dove necessari) saranno contenute nella mail di conferma che farà seguito alla prenotazione del libro.
Fatevi avanti!





lunedì 27 maggio 2013

"Save the Food", NOPX per il Tour Gallry dell'8 giugno



Al Torino Tour Gallery dell'8 giugno ci saranno i Nopx, nuovi arrivati 

in Vanchiglia, che inaugureranno il loro spazio con 

l'esposizione "Save the Food"

mercoledì 22 maggio 2013

Torino Tour Gallery + Lov Night Vanchiglia



Le tappe galleristiche del Torino Tour Gallery dell'8 giugno saranno:

Partenza ore 17 dalla fetta di Polenta (Casa Scaccabarozzi) via giulia di barolo 9

Van Der
Galleria Raffaella de Chirico
Nopx
Galleria Moitre

Le tappe storiche saranno:

La fetta di polenta
La chiesa di Santa Giulia

Aperitivo al Caffè della Caduta alle ore 19

Alla fine del Tour la serata non finisce, ci si butta nella Lov Night, notte bianca delle arti a Vanchiglia, evento annuale e unico nel suo genere! http://www.vanchigliaopenlab.it/

Torino Tour Gallery è un’iniziativa che prende spunto dalla riflessione sul ruolo assunto dall’arte e quello rivestito dallo spettatore nella contemporaneità. Malgrado l’importanza crescente assunta dalle gallerie d’arte a Torino, sempre più numerose, esse rimangono ancora spazi “off limits” per la maggior parte del pubblico, che prefrerisce dirigersi verso luoghi più “rassicuranti”, come i musei.

Un’opera d’arte non ha nulla da comunicare, se dinnanzi ad essa non vi è qualcuno a contemplarla. Per questo motivo la Galleria Moitre vuole proporre una serie di tour che accompagneranno i partecipanti negli spazi d’arte di alcuni quartieri significativi di Torino. Gli spettatori saranno così a contatto diretto con le creazioni artistiche, con il supporto di presentazioni e di percorsi pensati ad hoc per rendere maggiormente comprensibile il panorama artistico che ci circonda.

Le tappe toccate saranno non solo gallerie d’arte, ma anche studi d’artista ed edifici storici, Ogni giro terminerà con una degustazione o un aperitivo. Torino Tour Gallery è un’iniziativa rivolta a tutti.


Il costo del Tour è di 5 euro, 10 euro con aperitivo.

Per partecipare ci si può prenotare, al numero 338 1426301 al numero 3405172587 oppure al numero dell'azienda di Servizi Turistici CulturalWay (culturalway.it) , la quale gestirà il giro in San Salvario, tel: 339.3885984


PER INFORMAZIONI:
galleriamoitr@gmail.com

venerdì 10 maggio 2013

Torino Tour Gallery, evento Salone del Libro OFF di Torino


A tal fine, con l’occasione del Salone del Libro, che inaugurerà i suoi battenti il 16 maggio 
  CulturalWay, su intermediazione della Galleria Moitre 
Presenta il 

 “San Salvario Tour Gallery ”


Il tema della diversità si affronterà in tutte le sue sfaccettature, partendo dalla Sinagoga ebraica per poi essere approfondito nella Galleria Velan, dove sarà presentata una mostra dedicata all’artista israeliano Guy Yanai.

L’attraversamento delle vie principali del quartiere, per giungere poi alla Galleria NOPX, consentirà di visionare l’eclettismo decorativo di contorno che richiama l’impostazione architettonica di San Salvario, nonché la presenza di botteghe storiche a memoria della tradizione commerciale che da sempre ha contraddistinto questa zona della città.

Presso il Garage Experience, gestito dalla Galleria Spazio Bianco, si assisterà al progetto “Fare insieme” di Luca Siani, dove il tema della multiculturalità e del sentimento di aggregazione verranno approfonditi durante l’ingresso alla Biblioteca della Circoscrizione, nello stesso giorno inaugurata e ubicata presso l’ex Ospedale omeopatico.

Il costo dell’itinerario guidato e condotto da una guida abilitata è di 6 € a partecipante, per la durata di 2 ore, con seguente aperitivo da consumarsi presso il Bar Rough di via Principe Tommaso 3, al costo di 5 €. In contemporanea alla consumazione presso il locale, il pubblico potrà assistere alla presentazione del libro d’artista “Porno subito” di Fulvia Meneguzzi, organizzato dall’Associazione ARTECO in collaborazione con Print About Me. 

La serata proseguirà con tante altre manifestazioni, che CulturalWay indicherà offrendo ai partecipanti una dettagliata traccia scritta. E’ obbligatoria la prenotazione del tour e dell’eventuale aperitivo al n. 339.3885984, specificando il n. di partecipanti e un recapito telefonico.


Ritrovo davanti alla Sinagoga in piazzetta Primo Levi (già via San Pio V, 12) alle h. 16.30.
Inizio tour alle h. 17.

giovedì 18 aprile 2013

Aperitivo alla fine del Tour Gallery del 20 aprile?



Dove si va a fare l'aperitivo dopo il Tour Gallery del 20 aprile?

Andiamo da Soundart

Venite anche voi?

Prenotazioni: galleriamoitr@gmail.com - cell.3381426301

lunedì 15 aprile 2013

SpazioBianco, Torino Tour Gallery, 20 aprile



Non conoscete lo SpazioBianco di San Salvario?

Sarà una delle tappe del 20 aprile del Torino Tour Gallery

Per conoscerlo meglio cliccate qui!

Per prenotarvi: galleriamoitr@gmail.com 
cell. 3381426301

giovedì 11 aprile 2013

Caracol




Un altra realtà che sarà toccata dal Torino Tour Gallery sarà la galleria Caracol.

Se non la conoscete ve ne diamo la possibilità, cliccate qui.

Che dite, prenotiamo un giro?

Per info: galleriamoitr@gmail.com
cell. 3381426301

martedì 9 aprile 2013

NOPX, 20 aprile, TORINO TOUR GALLERY



Una delle tappe del 20 aprile del TORINO TOUR GALLERY sarà anche presso la sede dei NOPX

se non li conoscete visitate un pò il loro sito


e se volte prenotarvi per il TOUR siete ancora in tempo! 

galleriamoitr@gmail.com
tel. 3381426301


sabato 6 aprile 2013

Da dove si partirà il 20 aprile?




La partenza del Torino Tour Gallery: San Salvario avverrà dalla Galleria Oblom

Per conoscerla meglio visitate il loro sito!



martedì 2 aprile 2013

Si riparte, Torino Tour Gallery, San Salvario!




Il 20 aprile si svolgerà il secondo Torino Tour Gallery 2013, un’iniziativa il cui proposito oscilla fra il ruolo assunto dall’arte e quello rivestito dallo spettatore nei giorni nostri.

La Galleria Moitre è orgogliosa di presentare un progetto che saprà sapientemente rispondere alla domanda “che cos’è l’arte?”, accompagnando gli spettatori fra le vie di alcuni quartieri di Torino, in cui l’arte è diventata col tempo parte della vita di ogni giorno.

Il proposito del Torino Tour Gallery consiste nella volontà di condurre il pubblico a contatto diretto con le creazioni artistiche, offrendo ai partecipanti alcune nozioni su ciò che vedranno, in modo da rendere maggiormente comprensibile il panorama artistico che ci circonda.

Le tappe previste saranno gallerie d’arte, studi d’artista, monumenti,… e ogni giro terminerà con una degustazione o un aperitivo.

L’iniziativa è rivolta a tutti: a chi è semplicemente curioso, a chi ama l’arte e a chi è intenzionato a scoprire fino in fondo cosa rappresentava in passato e cosa rappresenta oggi l’espressione artistica per l’uomo.

Il ritrovo sarà davanti alla Galleria Oblom, Via Baretti 28, alle ore 17.

Per partecipare ci si può prenotare, al numero 338 1426301 al numero 3405172587 oppure al numero dell'azienda di Servizi Turistici CulturalWay (culturalway.it) , la quale gestirà il giro in San Salvario, tel: 339.3885984

Le tappe previste saranno:


- Galleria Oblom
- Teatro Baretti
- Chiesa dei Santi Pietro e Paolo
- Galleria Caracol
- Galleria Nopx
-Galleria Spaziobianco

Il Tour terminerà con un aperitivo alla Petit Baladin, Via Saluzzo 21.

Il costo del Tour è di 5 euro, 10 euro con aperitivo.

PER INFORMAZIONI:
galleriamoitr@gmail.com

lunedì 25 marzo 2013

Cosa vi siete persi? ecco qui!

Il prossimo appuntamento sarà il 20 aprile in San Salvario.

Nel mentre un paio di foto per chi non c'era.











venerdì 22 marzo 2013

Domani si parte!



Domani parte il Torino Tour Gallery, se avete idee e suggerimenti da darci siamo ben felici di ascoltare. Vorremmo che questo servizio fosse presente tutto l'anno e per questo ci stiamo strutturando. Nel mentre, come detto aspettiamo qualche vostra idea e suggerimento, potete anche inviarceli via mail (galleriamoitr@gmail.com) oppure scrivere su facebook o nel gruppo "Torino tour gallery", sempre su facebook.

giovedì 21 marzo 2013

TORINO TOUR GALLERY, 23 MARZO 2013

Queste sono le gallerie che visiterete.

Buttateci un occhio, ancora...



VAN DER GALLERY 


http://vandergallery.blogspot.it/


GALLERIA RAFFAELLA DE CHIRICO


http://www.dechiricogalleriadarte.com/


GALLERIA MOITRE


www.galleriamoitre.com 

mercoledì 13 marzo 2013

TORINO TOUR GALLERY, 23 MARZO 2013!




Torino Tour Gallery è un’iniziativa il cui proposito oscilla fra il ruolo assunto dall’arte e quello rivestito dallo spettatore nei giorni nostri.

La Galleria Moitre è orgogliosa di presentare un progetto ideato e creato da Viola Invernizzi ed Ilaria Passaro, che saprà sapientemente rispondere alla domanda “che cos’è l’arte?”, accompagnando gli spettatori fra le vie di alcuni quartieri di Torino, in cui l’arte è diventata col tempo parte della vita di ogni giorno.

Un’opera d’arte non avrebbe nulla da comunicare, se dinnanzi ad essa non vi fosse qualcuno a contemplarla. Il proposito del Torino Tour Gallery consiste nella volontà di condurre il pubblico a contatto diretto con le creazioni artistiche, offrendo ai partecipanti alcune nozioni su ciò che vedranno, in modo da rendere maggiormente comprensibile il panorama artistico che ci circonda.

Le tappe previste saranno gallerie d’arte, studi d’artista, monumenti,… e ogni giro terminerà con una degustazione o un aperitivo.

Torino Tour Gallery è un’iniziativa rivolta a tutti: a chi è semplicemente curioso, a chi ama l’arte e a chi è intenzionato a scoprire fino in fondo cosa rappresentava in passato e cosa rappresenta oggi l’espressione artistica per l’uomo.

Una maniera diversa di guardare lo scenario artistico, offrendo al pubblico una visione poetica e allo stesso tempo ludica, in modo tale da non scordarci mai che l’arte è sempre parte della nostra vita e del nostro tempo.

giovedì 7 marzo 2013

Che cos'è il Torino Tour Gallery?



Torino Tour Gallery è un’iniziativa il cui proposito oscilla fra il ruolo assunto dall’arte e quello rivestito dallo spettatore nei giorni nostri.

La Galleria Moitre è orgogliosa di presentare un progetto che saprà sapientemente rispondere alla domanda “che cos’è l’arte?”, accompagnando gli spettatori fra le vie di alcuni quartieri di Torino, in cui l’arte è diventata col tempo parte della vita di ogni giorno.

Un’opera d’arte non avrebbe nulla da comunicare, se dinnanzi ad essa non vi fosse qualcuno a contemplarla. Il proposito del Torino Tour Gallery consiste nella volontà di condurre il pubblico a contatto diretto con le creazioni artistiche, offrendo ai partecipanti alcune nozioni su ciò che vedranno, in modo da rendere maggiormente comprensibile il panorama artistico che ci circonda.

Le tappe previste saranno gallerie d’arte, studi d’artista, monumenti,… e ogni giro terminerà con una degustazione o un aperitivo.

Torino Tour Gallery è un’iniziativa rivolta a tutti: a chi è semplicemente curioso, a chi ama l’arte e a chi è intenzionato a scoprire fino in fondo cosa rappresentava in passato e cosa rappresenta oggi l’espressione artistica per l’uomo.

Una maniera diversa di guardare lo scenario artistico, offrendo al pubblico una visione poetica e allo stesso tempo ludica, in modo tale da non scordarci mai che l’arte è sempre parte della nostra vita e del nostro tempo.

venerdì 1 marzo 2013

23 marzo, Primo Torino Tour Gallery 2013



Il 23 di marzo si svolgerà il primo Torino Tour Gallery 2013

A che ora si parte: alle ore 17, ritrovo davanti alla fetta di Polenta, via giulia di barolo 9 e di cui metteremo anche una foto dopo questo post.

Come si partecipa?

Ovviamente ci si può prenotare, al numero 338 1426301 al numero 3405172587 oppure al numero dell'azienda di Servizi Turistici CulturalWay (che trovate anche su internet (culturalway.it) , la quale gestirà il giro in Vanchiglia, tel: 339.3885984

Quali saranno le tappe:

- Fetta di Polenta
- Galleria Van der
- Chiesa di Santa Giulia
- Galleria Moitre
- Galleria Raffaella de Chirico


Alla fine di tutto il tour che durerà massimo due ore, non vogliamo prenderci un aperitivo?

Andiamo al Caffè della Caduta.

Il Tour verrà 5 euro, se volte l'aperitivo 10 euro in totale. (ripeto, in totale, compreso l'aperitivo, non so se mi sono spiegato!)


PER INFORMAZIONI VIA EMAIL : galleriamoitr@gmail.com


Per domande fatevi sotto!


La Galleria Moitre, la conoscete?


Sarà una delle tappe del Tour Gallery di marzo


Via santa giulia 37 bis, Torino
www.galleriamoitre.com 
galleriamoitr@gmail.com
tel. 3381426301

La Galleria Raffaella de Chirico, la conoscete?



Sarà una delle tappe del Torino Tour Gallery in previsione a marzo!


Via vanchiglia 11a
tel: 011-19503550 - 011-19502765
http://www.dechiricogalleriadarte.com/
info@dechiricogalleriadarte.it 

martedì 26 febbraio 2013

Van der, Torino, La conoscete?



Una delle Gallerie di marzo


VAN DER Gallery
Via Giulia di Barolo 13/c 
mail: vandergallery@hotmail.com
tel:  333 5205386


http://vandergallery.blogspot.it/

lunedì 25 febbraio 2013

Vanchiglia secondo Wikipedia




Borgo Vanchiglia (in piemontese Borgh Vanchija) è uno dei quartieri storici di Torino, situato tra il quartiere centro e la confluenza dei fiumi Po e Dora Riparia, appartenente alla VII circoscrizione.
È delimitato:
  • a nord dal fiume Dora Riparia (LungoDora Siena)
  • a est dal fiume Po (lungoPo Antonelli)
  • a sud da Corso San Maurizio
  • a ovest da Corso San Maurizio - confluenza in Corso Regina Margerita
Generalmente (ed amministrativamente) si associa anche la zona Vanchiglietta, una lingua di terra tra il Po e la Dora, di urbanizzazione più recente e notevolmente più vasta. Questa si estende a nord-est del territorio di Vanchiglia, da corso Regina Margherita lungo il corso dei due fiumi fino al loro punto di congiungimento in località detta Colletta; Vanchiglietta comprende infatti Parco Colletta e Parco Crescenzio, la Stazione Merci Vanchiglia, più altre vaste aree, come il recente campus universitario(ex Italgas).

Tutto il quartiere Vanchiglia, comprendente Borgo Vanchiglia e Vanchiglietta, ha una superficie di 9,630 km² e, in base ai dati demografici del 2006, conta circa 32.300 abitanti (14.200 Vanchiglia, 18.100 Vanchiglietta), di cui circa 2.900 stranieri. I dati del1981 riportavano però 42.300 abitanti, ma questo calo impressionante dei dati non deve però trarre in inganno; la trasformazione del quartiere da popolare a quartiere di prestigio ha certamente aumentato i vani non destinati all'abitazione, tuttavia è soprattutto la vicinanza dell'università ad aver aumentato enormemente il numero delle case affittate a studenti fuori sede. Questi, pur abitando la maggior parte del proprio tempo in zona, non risultano nei dati anagrafici relativi alla popolazione residente.

Durante il Medioevo, questa zona si trovava al di fuori delle cinta murarie della cittadella, a pochi passi dalle porte romane decumana eFibellona [1] (l'attuale Piazza Castello); l'urbe terminava immediatamente al di là dei Giardini Reali voluti da Emanuele Filiberto I di Savoia nel XV secolo, attraverso un bastione militare il cui nome, d'origine incerta ma intuibile, fu chiamato Contrada del Cannon d'oro (zona di Via Montebello); quest'area rimase fortificata fino all'arrivo di Napoleone Bonaparte all'inizio dell'Ottocento, che fece abbattere il bastione, rendendo quindi il terreno più instabile e dando successivi problemi alla futura costruzione della Mole Antonelliana, attuale simbolo di Torino). Parimenti, tale Contrada inglobò successivamente anche l'altra più adiacente al Palazzo Reale (XVII secolo), e parallela alla via di Po (la attuale e celebre Via Po), e chiamato Contrada della Posta o Contrada dell'Ippodromo (attuale inizio di Via Rossini e Via Verdi), poiché vi erano le regie scuderie ippiche, costruite tra il XVII e XVIII secolo, spesso utilizzate per il trasferimento di merci e comunicazioni, oggi rivalutate nei due edifici denominati, appunto, Cavallerizza Reale [2]. Tuttavia, tutte queste Contrade furono poi unificate nell' unico Centro storico di Torino, mentre Vanchiglia fu circoscritta verso tutta parte a nord-est di Corso San Maurizio, un prestigioso viale da poco aperto e alberato da Vittorio Emanuele I nel 1818, e dedicato al santo del III secolo protettore della casata.
Il borgo Vanchiglia si sviluppò quindi verso le rive dei fiumi Po e Dora maggiormente tra il XVIII e il IX secolo, costituito soprattutto da casette fatiscenti, su terreni paludosi e viottoli melmosi, in cui l’acqua del fiume filtrava senza posa, tanto da venir denominata la Contrada del moschino (moscerino), ma ancheContrada dle pules (Contrada delle pulci), e cioè l'attuale zona di via Bava e via Napione. Nelle misere casette vi abitavano, in un'atmosfera maleodorante e insalubre, soprattutto pescatori, lavandai, barcaioli, artigiani e contadini. Fu solo nel 1872 che il sindaco Felice Rignon dispose l’abbattimento di tutto il Borgo, fortemente preoccupato della grave precarietà igienica (vi era stata da poco un'epidemia di colera).
Il piano urbanistico di rivalutazione di tutto il Borgo era comunque in atto già da circa dieci anni, con l'Unità d'Italia e l'incipiente prestigio della città sabauda. Nel 1862-1866 sorse infatti la bella chiesa di Santa Giulia, opera neogotica di Giovanni Battista Ferrante e voluta dalla marchesa Giulia Colbert Falletti di Barolo. Il Borgo proseguì quindi nella forma odierna in seguito all'imponente ristrutturazione urbanistica che ha avuto luogo a cavallo della rivoluzione industriale in Piemonte alla metà del XIX secolo. Ma la tardiva urbanizzazione di una zona così vicina al centro città non deve stupire, perché rimaneva sempre una zona paludosa ed insalubre. Altro elemento che ha ritardato la piena urbanizzazione è il fatto che fosse considerata una zona estremamente fertile, tanto che ancora nel 1852 il cronista Davide Bertolotti la descriveva in questi termini:
« ...i prati maggiormente produttivi di Torino sono quelli che trovansi nella regione così detta di Vanchiglia: imperroché colà si scaricano le acque che trasportano l’immondizia della città, le quali mentre fecondano mirabilmente quelle terre, diffondono all’intorno effluvj nocivi all’umana salute. E nella regione di Vanchiglia appunto manifestaronsi i primi casi di colera allorché questo micidiale morbo invase la nostra città, dove però, Dio mercé, poco si diffuse e in breve spazio si spense... »
Nella prima metà del XX secolo, a causa dei numerosi opifici e stabilimenti presenti, all'epoca, nell'area, si guadagnò il nome di Borgh dël Fum (Borgo del Fumo).

L'origine del nome è molto incerta; la tradizione popolare vuole che si tratti della contrazione dell'antico termine popolare vengh che potrebbe significare fango, oppure giunco, giustificata dall'umidità della zona e dagli arbusti dei salici sulle sponde dei due fiumi. Abbiamo documenti più certi del XVII secolo [3]. ai vinchi, per i quali si intendeva Vinchilia (o Vinchillia) la zona dei vinchi, intesi appunto come giunchi o arbusti, dal latino vallis iuncea, valle dei giunchi, appunto. Tuttavia, potrebbe originare sempre dal latino vallis aquilia [4], variante medievale di vallis aculia, e cioè appuntita per indicare l'area a forma di punta tra le confluenze dei due fiumi, e questo sempre in coerenza con alcuni nomi geografici extra moenia dati dagli antichi Romani (es. Valdocco).

Rispetto ad altri quartieri di Torino, Borgo Vanchiglia ha conservato per decenni una forte caratterizzazione di quartiere popolare, ben definibile sia socialmente che politicamente.
È indicativo il fatto che sia l'unico quartiere di Torino che preveda un termine (Vanchigliese) utilizzato sia per indicare i suoi abitanti, sia -come aggettivo- per indicare qualunque elemento sia originario della zona.
Recentemente la favorevole posizione centrale, e la vicinanza alla sede dell'Università di Torino ha portato ad una graduale trasformazione in quartiere residenziale.
Negli ultimi anni, Borgo Vanchiglia si è affermato come uno dei poli propulsivi della creatività torinese. Alle botteghe artigiane ancora presenti si sono affiancate realtà artistico-culturali di diverso ambito: architettura, design, scultura, pittura, teatro, musica, cinema, video, fotografia, letteratura, grafica, illustrazione, comunicazione, suono, multimedia...

  • La Fetta di Polenta, situata in corso San Maurizio all'angolo con via Giulia di Barolo, è uno dei palazzi più bizzarri dell'architettura torinese. È alta 27 metri, lunga 27 metri su via Giulia Di Barolo, larga 5 metri su corso San Maurizio ed appena 0,70 metri sul terzo lato. La tradizione dice che fu progettata nel 1840 da Alessandro Antonelli per scommessa. Il curioso nome deriva dalla forma del palazzo, che effettivamente può ricordare una "fetta", tanto più che esso è dipinto dal tradizionale color ocra.
  • Il Palazzo Birago di Vische, in Via Vanchiglia 6, è sede, dal 1993, dell'Associassion Piemontèisa, ente che studia e promuove le tradizioni e la storia del Piemonte. Da 55 anni è presieduta dal "Gianduja" Andrea Flamini.
  • In largo Montebello, che è perfettamente tonda, al numero 38, è situata la casa dove la tradizione vuole abitasse Eugenia Barruero, vale a dire colei che ispirò la figura della Maestrina dalla penna rossa del Libro Cuore.
  • La piazza principale di Vanchiglia è piazza Santa Giulia, sede di un noto mercato e della chiesa parrocchiale (dalla quale prende il nome): la chiesa di santa Giulia, che fu fatta costruire dalla filantropa Giulia di Barolo alla metà del XIX secolo.
  • Uno dei più celebri vanchigliesi è certamente Fred Buscaglione, la cui abitazione era nella popolare Via Bava al numero 26 bis.
  • Il Teatro della Caduta[5], inaugurato nel 2003 in via Michele Buniva 23, con i suoi 45 posti è il più piccolo teatro in attività a Torino e fra i più piccoli in Europa.
  • In via Artisti operano dal 2007 due società di produzione cinetelevisive, la Baby Doc Film[6] e la iK Produzioni[7], che stanno dando vita al movimento cinematografico de I Vanchigliesi. Le opere Non lavorare stanca, documentario della BabyDoc e Lettere dal manicomio, cortometraggio della iK', hanno vinto nelle rispettive categorie la XII° Edizione del Valsusa Filmfest.
  • Nel 2004 nasce in Vanchiglia "Design Gang",[8], studio di progettazione che si occupa di prodotto, comunicazione, allestimento d'interni, didattica e ricerca, composto da persone provenienti da ogni angolo d'Italia, e che grazie alla loro capacità di unire le idee contribuisce a rendere Torino una realtà sempre più effervescente sotto il punto di vista delle iniziative di giovani creativi; la sede storica è situata in ViaMichele Buniva 10.
  • Nel 2009 ha preso forma LOV / Vanchiglia Open Lab[12]network in progress, spontaneo e indipendente, che raccoglie studi, laboratori, attività, di Borgo Vanchiglia, che operano nei settori dell’arte, della cultura e della creatività.